L’arrivo di giugno non coincide soltanto con l’inizio dell’estate, ma per molti, come per la nostra Tompomer Giorgia Greco, significa anche il via al periodo delle vacanze scolastiche.
A pochi giorni dalla fine della prima superiore abbiamo avuto il piacere di intervistare la giovane ginnasta, investita del titolo di “Alfiere della Repubblica Italiana” al Quirinale e finalista dell’edizione di Italia’s Got Talent 2021.
Classe 2007, Giorgia Greco è originaria di Milano, dove vive con i genitori e le due sorelle.
All’età di 7 anni è stata colpita da un osteosarcoma che le ha causato la disarticolazione dell’arto inferiore destro, ma che non le ha impedito di continuare a vivere il suo sogno da ginnasta.
La sua è una storia speciale, una storia di soli 15 anni dove nonostante le difficoltà la vincitrice è sempre stata una sola: Giorgia, con la sua grande passione per la ginnastica ritmica.
Quando è stato il primo incontro con la ginnastica e che ruolo ha avuto questa disciplina nella tua vita?
Ho iniziato ad allenarmi all’età di 4 anni e mezzo, quando mamma, dopo aver capito che il nuoto non faceva proprio per me, mi ha portata in una palestra. Da quel momento mi sono innamorata di questa attività, che ho sempre praticato, salvo durante il periodo in cui mi è stata diagnosticata la malattia.
Ricominciare ad allenarmi dopo aver perso la gamba mi ha aiutata ad andare avanti e a vedere un po’ di luce nel buio di quel momento.
Una luce riflessa anche negli schermi dei tanti telespettatori del programma “Italia’s Got Talent”. Come hai vissuto questa esperienza?
L’occasione di partecipare a “Italia’s Got Talent” mi è capitata durante il periodo del primo lockdown. All’inizio ero un po’ titubante perché essendo una persona molto timida avevo qualche dubbio, ma poi ho pensato che questa possibilità fosse una di quelle cose che ti capitano una sola volta nella vita, e quindi mi sono buttata.
Il risultato è stata una performance davvero incredibile, tanto da convincere la giudice e pluricampionessa Federica Pellegrini a premere il Golden Buzzer, il bottone che permette ai componenti della giuria di mandare uno dei concorrenti direttamente in finale. Cambiando argomento, in quanto “Tompomer” giovanissima, qual è il primo ricordo che ti viene in mente pensando alle Tompoma?
Il primo paio di Tompoma ricordo che mi è stato regalato da Giusy Versace in quarta/quinta elementare. Fin da subito le ho trovate comode e leggere, ma soprattutto molto più silenziose rispetto alle altre stampelle che “facevano un casino”.
A 15 anni si è ancora molto giovani, ma hai già pensato al futuro e a cosa vorresti fare più avanti?
Il mio primo obiettivo è quello di tornare ad allenarmi il prima possibile, dal momento che ho dovuto fermarmi a causa di un problema al ginocchio. Finché il fisico me lo permetterà, continuerò la mia carriera da ginnasta, ma nel cassetto ho anche altri progetti.
Mi piacerebbe diventare una make-up artist, viaggiare e visitare il mondo, magari truccando persone famose.
Ad oggi, la ginnastica ritmica non presenta ancora una squadra paralimpica ed è quindi complicato per la giovane milanese fare strada in questa disciplina.
Nonostante l’età, Giorgia porta con sé una forza e una determinazione incredibili, caratteristiche che le hanno permesso di portare avanti i suoi sogni giorno dopo giorno.
Una nota frase del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche recita “Bisogna avere un caos dentro di sè,
per generare una stella danzante. ” , nel senso di abbracciare le difficoltà della vita per poter fare grandi cose. Una frase che sembra incarnare perfettamente la storia di Giorgia Greco, una stella danzante a tutti gli effetti.